mercoledì 23 gennaio 2019

TRAMA
Il "Principe Felice" è una statua posta su una colonna, ricoperta di foglie d'oro e pietre preziose, e pertanto ammirata da tutti gli abitanti di un'innominata città. Una notte una rondine, che si sta recando al sole in Egitto, decide di sostare ai piedi della statua del Principe; lui le racconta la sua storia e le chiede di aiutarlo a cancellare le brutture e le miserie della città che nella sua vita aveva sempre ignorato ma che adesso, dall'alto della colonna, vede fin troppo bene. La rondine preferirebbe il caldo egiziano, ma, vinta dalle lacrime del Principe, acconsente ad aiutarlo e inizia a spogliarlo dei gioielli che lo adornano per donarli ai poveri e ai bisognosi, via via indicatile.
Con l'arrivo della neve il Principe, ormai sguarnito dei suoi ornamenti, altro non è che una statua di piombo, e prega la rondine di migrare verso l'Egitto, ma lei, che sente vicina la morte per il gran freddo sopportato, resta ancora vicino al suo amico, si poggia un'ultima volta sulla sua spalla e cade a terra priva di vita. Un attimo dopo, per il dolore, il cuore del Principe si spezza.
Il mattino seguente, il Sindaco, notando la statua tutta spoglia e grigia, decide di farla fondere e di edificare al suo posto, con lo stesso metallo, una nuova scultura con la propria immagine. E, guardando con sdegno l'uccellino morto per terra, ordina di gettarlo tra i rifiuti. Ma il cuore di piombo del principe non si fonde e viene buttato insieme al corpo della rondine.
Un giorno Dio chiede ad un angelo di portargli le due cose più preziose della città e l'angelo gli reca il cuore di piombo del Principe e il corpicino della rondinella

giovedì 17 gennaio 2019

“ ALLA FORMICA “

Chiedo scusa alla favola antica,
se non mi piace l’avara formica.
Io sto dalla parte della cicala
Che il più bel canto non vende, regala.

(Favola Gianni Rodari)

domenica 13 gennaio 2019

PIZZA ARTISTICA
C'era una volta Antonio che aveva un sogno: voleva diventare un pittore. Ma nonostante gli studi, non riuscì a vivere col suo sogno. Così, ben presto, si ritrovò a dover fare un altro lavoro: Il pizzaiolo. Lavorava nella vecchia pizzeria dei sui genitori ma si sentiva senza stimoli. Passò qualche mese, la situazione di Antonio non migliorava: si sentiva senza passioni. E la vita ormai, appariva ad Antonio sempre grigia: si alzava la mattina presto, andava a preparare l’impasto per la pizza e poi tornava a casa per riposarsi un poco e la sera preparava le pizze per i clienti. Una sera, però, nella pizzeria entrò Pietro, un bambino di cinque anni, che era molto triste. Antonio che lo vide entrare si accorse che quel bambino aveva il suo stesso identico umore. Gli venne un’idea e andò a prendere l’ordinazione al tavolo dove Pietro era seduto. Il bambino ordinò una pizza margherita baby e i suoi genitori ordinarono due pizze di gusti diversi: una, pere e gorgonzola, l’altra prosciutto e funghi. Le pizze dei genitori del piccolo Pietro arrivarono subito mentre quella di Pietro dopo un po’ ma quando arrivò, Pietro vide davanti a sé una calda e filante pizza artistica a forma di coniglietto e di colpo sorrise. 

Costanza Vecchione