mercoledì 17 giugno 2015

NON AMO LA PROSA COMUNE: 
Charles Dickens Hard Times (1854)
Thomas Gradgrind, a citizen of Coketown, a northern industrial city, is a utilitarian supporter. He believes only in facts and statistics and he brings up his children, Louisa and Tom, in accordance with these principles. Gradgrind gives Louisa in marriage to Josiah Bounderby, a manufacturer who is thirty years older than Louisa. Louisa gives her consent to her marriage partly from habit of cynicism and insensitivity, partly from a desire to help her brother who works for Bounderby. James Harthouse, a young politician who has no scruples, taking advantage of her unhappy life with Bounderby, tries to seduce her. This experience reawakens Louisa's better self and the girl goes to take refuge with her father. Her father in turn realizes the folly of his way of life, he hides the girl from Bounderby and the couple are permanently separated. Tom robs his employer. Even though he tries ,for some time, to put the blame on a guiltless craftsman, Stephen Blackpool, he is finally detected and he is driven out of the town . Some of the most important characters are Sleary, the owner of a circus, Cissy Jupe, whose father had been a member of the circus, also Mrs Sparsit, Bounderby's venomous and intriguing housekeeper.

Charles Dickens Tempi difficili (1854)

Thomas Gradgrind ,un abitante di Coketown, una città industriale del nord, è un sostenitore dell'Utilitarismo. Egli crede solo nei fatti e nelle statistiche ed educa i suoi figli, Louisa e Tom, secondo questi princìpi. Gradgrind dà Louisa in sposa a Josiah Bounderby, un industriale che è trent'anni più anziano di Louisa. Louisa dà il suo consenso al suo matrimonio in parte per abitudine al cinismo e all'indifferenza e in parte per il desiderio di aiutare il fratello che lavora per Bounderby. James Harthouse,un giovane politico che non ha scrupoli, approfittando della sua vita infelice con Bounderby cerca di sedurla. Questa esperienza risveglia la parte migliore di Louisa e la ragazza va a rifugiarsi da suo padre. Suo padre si rende conto della follia del suo modo di vivere, nasconde la ragazza a Bounderby e la coppia si separa definitivamente. Tom deruba il suo datore di lavoro. Anche se per qualche tempo egli cerca di dare la colpa a un artigiano innocente, Stephen Blackpool, alla fine viene smascherato e cacciato dalla città. Alcuni dei personaggi più importanti sono Sleary, il proprietario di un circo, Cissy Jupe, il cui padre aveva fatto parte del circo, e la signora Sparsit, velenosa e intrigante governante di Bounderby.

giovedì 11 giugno 2015

IL VALORE DI UN SORRISO

Donare un sorriso
rende felice il cuore.
Arricchisce chi lo riceve
senza impoverire chi lo dona.
Non dura che un istante,
ma il suo ricordo rimane a lungo.
Nessuno è così ricco
da poterne farne a meno
né così povero da non poterlo donare.
Il sorriso crea gioia in famiglia,
dà sostegno nel lavoro
ed è segno tangibile di amicizia.
Un sorriso dona sollievo a chi è stanco,
rinnova il coraggio nelle prove,
e nella tristezza è medicina.
E se poi incontri chi non te lo offre,
sii generoso e porgigli il tuo:
nessuno ha tanto bisogno di un
sorriso come colui che non sa darlo.

Con questa poesia l'anno scorso ho iniziato il mio tema di maturità. Quel giorno ero molto emozionata e l'idea di affrontare la prima prova mi agitava parecchio. Poi, due miei compagni sono andati a firmare le tracce e al ritorno hanno detto alla classe che una traccia era sul tema del DONO e allora mi sono un po' calmata perché ho avuto l'impressione che quel tema era quello giusto per me e infatti così è stato.... per questo con questa poesia vi do il mio in bocca al lupo per gli esami e vi scrivo ancora le parole che mi ha detto una mia cara prof prima dell'esame, che a me hanno potato bene, "comunque vada sarà un successo"

martedì 9 giugno 2015

Candele
  Costantinos Kavafis
La poesia Candele di Costantinos Kavafis è una poesia che come altre che ho precedentemente proposto ci offre l'occasione di riflettere sul senso della vita. Questa celebre poesia si apre con la descrizione di una fila di candele che stanno davanti a noi e hanno un aspetto rassicurante, sono infatti accese, dorate, calde e vivide. La fila di candele è però un simbolo con il quale il poeta vuole indicare i giorni. Le candele dorate, le stesse che noi tutti abbiamo visto su una torta in occasione del nostro compleanno, indicano i giorni futuri, pieni di speranze, di sogni. Nella seconda strofa l'atmosfera cambia: il poeta ci descrive, infatti, un'altra fila di candele, stavolta, fredde, disfatte e storte, dall'aspetto tutt'altro che rassicurate,di cui alcune fumano ancora perché si sono spente da poco. Queste candele indicano ,invece, i giorni passati. I giorni del futuro, candele accese, calde e vivide sono promessa di gioia e speranza e , per questo, il poeta "non vede l'ora" di viverli. I giorni del passato, invece, non suscitano interesse(perché sono già finiti) e , agli occhi del poeta, non solo perdono di importanza ma anche e ,soprattutto, bellezza: non a caso, i giorni del passato sono definiti "penosa riga di candele spente ,disfatte e storte".
Nella terza strofa, "non le voglio vedere"(riferito alle candele spente) è la presa di posizione del poeta rispetto all'inevitabile corso della vita. Il poeta, infatti, rifiuta, con decisione, di guardare al passato , e forse, non solo perché il ricordo dei giorni passati lo rattrista. Il poeta, infatti, si rende conto che è sbagliato guardare indietro a quella "penosa riga di candele spente" destinata inevitabilmente ad allungarsi; è sbagliato perché la vita procede solamente in un'unica direzione: quella del futuro. Nonostante l'attimo di coraggio, il poeta, tuttavia, non può fare a meno di farsi tradire da una certa paura per il futuro( come si evince dall'ultima strofa): quella di veder crescere, istante per istante, la "tenebrosa riga".