Devo confessare che ho cominciato ad apprezzare questa poesia quando ho dovuto approfondirla per preparare il mio percorso per l'esame di maturità. Infatti, mentre cercavo approfondimenti su internet mi sono imbattuta in questa versione magnifica.
La poesia è stata scritta da Gabriele D'Annunzio nell'estate del 1902, che egli trascorse con Eleonora Duse, la nota attrice amata dal poeta. La poesia che appartiene alla sezione centrale di Alcyone (il terzo libro delle Laudi, uscito alla fine del 1903, e composto dal poeta tra il 1899 e il 1903), deve la sua bellezza soprattutto a tre elementi: La musicalità, il panismo e l'amore. Queste tre componenti si fondono nella poesia, regalando così emozioni sconvolgenti al lettore.
La Musicalità
La musicalità è presente in tutta la poesia in due modi differenti: la musicalità dei versi e delle parole, ma mi permetto di aggiungere che la musicalità è trasmessa anche attraverso le immagini evocate dalla poesia.
La Musicalità
La musicalità è presente in tutta la poesia in due modi differenti: la musicalità dei versi e delle parole, ma mi permetto di aggiungere che la musicalità è trasmessa anche attraverso le immagini evocate dalla poesia.
- La musicalità delle parole e dei versi , che si può percepire anche con una lettura superficiale, è data dal sapiente accostamento e uso che il poeta fa delle parole oltre che dalle rime e dalle figure retoriche. Analizzo, ad esempio, la struttura fonica della prima strofa.
1.Taci. Su le soglie
2.del bosco non odo
3. parole che dici
4.umane; ma odo
5. parole più nuove
6. che parlano gocciole e foglie
7.lontane.
8. Ascolta. Piove
9. dalle nuvole sparse.
10. Piove su le tamerici
11. salmastre ed arse,
12. piove su i pini
13. scagliosi ed irti,
14. piove su imirti
15. divini,
16. su le ginestre fulgenti
17. di fiori accolti,
18. su i ginepri folti
19. di coccole aulenti,
20. piove su i nostri volti
21. silvani,
22. piove su le nostre mani
23.ignude,
24. su i nostri vestimenti
25. leggieri,
26. su i freschi pensieri
27. che l’anima schiude
28. novella,
29. su la favola bella
30. che ieri
31. t’illuse, che oggi m’illude,
32. o Ermione.
O Enjambemant
O Parallelismo
O Allitterazione
O Termini che focalizzano l'attenzione del lettore
E infine in O le vocali che rendono l'effetto della pioggia che cade. Infatti, i suoni chiari delle -a si alternano a quelli cupi delle -o e a quelli acuti delle -i riproducendo l'effetto uditivo della pioggia che cade.
Come ho già anticipato, io ritengo però che la musicalità sia data anche dalle immagini evocate dalla poesia. Per esempio nei versi 46-50 ( che sono tra i miei preferiti )
46. E il pino
47. ha un suono, e il mirto
48. altro suono, e il ginepro
49. altro ancóra, stromenti
50. diversi
51. sotto innumerevoli dita.
l'immagine che mi viene in mente è di un'orchestra un po' particolare, in cui gli strumenti musicali sono le foglie degli alberi e le abili mani che le suonano sono in realtà le gocce della pioggia che cadono in modo differente creando una melodia particolare.
PANISMO
"La pioggia nel pineto" colpisce per il tema panico-metaforico, per la trasformazione vegetale del poeta e di Ermione. Il termine panismo deriva da Pan (dio greco dei boschi per metà uomo e per metà caprone) e si riferisce all'identificazione dell’uomo con la natura, con la vita vegetale. La metamorfosi del poeta e della donna amata inizia nel verso 20 dove i volti sono definiti silvani cioè dei boschi. Prosegue poi nei versi successivi nei quali i due innamorati diventano parte integrante del bosco e partecipano attivamente alla sua vita. Anche la sensualità di Ermione si fonde con quella del bosco, il suo volto delicato diventa molle come la pioggia e le sue chiome profumano come le chiare ginestre. Ma è solo nei versi successivi che nella donna la metamorfosi raggiunge il suo culmine : le gocce di pioggia che cadono sulle sue ciglia nere sembrano, infatti, lacrime di gioia e la sua carnagione non è più bianca ma verdeggiante come le piante che la circondano. La donna sembra ora una ninfa che esce dalla scorza di un albero. Negli ultimi versi il poeta accenna anche alla sua trasformazione fisica. Così, i cuori dei due innamorati sono come pesche intatte, gli occhi fonti d'acqua e i denti mandorle acerbe.
L'AMORE
La fusione con il bosco rinnova l'aspetto dei due innamorati, ma non solo: anche il loro sentimento d'amore viene rinnovato. I loro pensieri e sentimenti sono più dolci e soavi come fiori ed erba fresca che la pioggia fa nascere sulla terra-anima. La vita con le gioie e le illusioni che si protraggono giorno per giorno diventa "la favola bella" che li illude. E' in questa atmosfera felice di fusione con la natura che si collocano "le lacrime" di Ermione che non possono essere che lacrime di gioia.
"La pioggia nel pineto" colpisce per il tema panico-metaforico, per la trasformazione vegetale del poeta e di Ermione. Il termine panismo deriva da Pan (dio greco dei boschi per metà uomo e per metà caprone) e si riferisce all'identificazione dell’uomo con la natura, con la vita vegetale. La metamorfosi del poeta e della donna amata inizia nel verso 20 dove i volti sono definiti silvani cioè dei boschi. Prosegue poi nei versi successivi nei quali i due innamorati diventano parte integrante del bosco e partecipano attivamente alla sua vita. Anche la sensualità di Ermione si fonde con quella del bosco, il suo volto delicato diventa molle come la pioggia e le sue chiome profumano come le chiare ginestre. Ma è solo nei versi successivi che nella donna la metamorfosi raggiunge il suo culmine : le gocce di pioggia che cadono sulle sue ciglia nere sembrano, infatti, lacrime di gioia e la sua carnagione non è più bianca ma verdeggiante come le piante che la circondano. La donna sembra ora una ninfa che esce dalla scorza di un albero. Negli ultimi versi il poeta accenna anche alla sua trasformazione fisica. Così, i cuori dei due innamorati sono come pesche intatte, gli occhi fonti d'acqua e i denti mandorle acerbe.
L'AMORE
La fusione con il bosco rinnova l'aspetto dei due innamorati, ma non solo: anche il loro sentimento d'amore viene rinnovato. I loro pensieri e sentimenti sono più dolci e soavi come fiori ed erba fresca che la pioggia fa nascere sulla terra-anima. La vita con le gioie e le illusioni che si protraggono giorno per giorno diventa "la favola bella" che li illude. E' in questa atmosfera felice di fusione con la natura che si collocano "le lacrime" di Ermione che non possono essere che lacrime di gioia.
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