venerdì 15 giugno 2018


La bimbina disegnata sulla carta e il bambino disegnato sul muro ( di Costanza Vecchione)

Un giorno, la piccola Viola disegnò con la matita una bambina su un foglio. La bambina nel disegno era molto graziosa. Era seduta di spalle e guardava un cuore enorme. Aveva dei lunghissimi capelli neri, tenuti in ordine da un cerchietto bianco. Indossava una maglietta bianca a maniche corte e una gonnellina nera. Viola l’aveva appena finita di disegnare quando Nicolò, il suo fratellino più grande, entrò dalla porta e con lui anche il vento che portò con sé il foglio dove era disegnata la bambina.

La bambina iniziò a volteggiare leggiadra nel vento finché il vento non cessò e fece posare il foglio su di un marciapiede davanti a un muro. Su quel muro era disegnato un bambino, anche lui in bianco e nero, che aveva un berretto davanti agli occhi.

I due bambini incrociarono i loro sguardi e si fecero subito simpatia ma non potevano giocare insieme se non quando c’era il vento che li avvicinava.

Un giorno cadde la pioggia e cadde copiosa, così copiosa che cominciò a inzuppare il foglio di carta su cui era disegnata la bambina.

Il bambino disegnato sul muro, vedendo svanire pian piano la sua amica, scoppiò a piangere.

Quelle lacrime intenerirono un passante che disegnò la bambina, che stava scomparendo dal foglio, sul muro.

I due bambini poterono finalmente, così, corrersi incontro e abbracciarsi.


QUESTE SONO LE MIE NUOVE STORIE

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