La bimbina disegnata sulla carta e
il bambino disegnato sul muro ( di Costanza Vecchione)
Un giorno, la piccola Viola disegnò con la matita una
bambina su un foglio. La bambina nel disegno era molto graziosa. Era seduta di
spalle e guardava un cuore enorme. Aveva dei lunghissimi capelli neri, tenuti
in ordine da un cerchietto bianco. Indossava una maglietta bianca a maniche
corte e una gonnellina nera. Viola l’aveva appena finita di disegnare quando
Nicolò, il suo fratellino più grande, entrò dalla porta e con lui anche il
vento che portò con sé il foglio dove era disegnata la bambina.
La bambina iniziò a volteggiare leggiadra nel vento finché
il vento non cessò e fece posare il foglio su di un marciapiede davanti a un
muro. Su quel muro era disegnato un bambino, anche lui in bianco e nero, che
aveva un berretto davanti agli occhi.
I due bambini incrociarono i loro sguardi e si fecero subito
simpatia ma non potevano giocare insieme se non quando c’era il vento che li
avvicinava.
Un giorno cadde la pioggia e cadde copiosa, così copiosa che
cominciò a inzuppare il foglio di carta su cui era disegnata la bambina.
Il bambino disegnato sul muro, vedendo svanire pian piano la
sua amica, scoppiò a piangere.
Quelle lacrime intenerirono un passante che disegnò la
bambina, che stava scomparendo dal foglio, sul muro.
I due bambini poterono finalmente, così, corrersi incontro e
abbracciarsi.
QUESTE SONO LE MIE NUOVE STORIE
Nessun commento:
Posta un commento